Mi aggiravo
Allora l’altro giorno c’ero io che mi aggiravo per i vicoli del grande capoluogo come qualche tempo addietro il famoso spettro si aggirava per l’europa, direbbe
(parafrasando Carlo Marco, come lo chiamava sempre il mio compagno delle elementari Robertino Comunardi parlando di Karl Marx e costantemente scambiandolo per Carlo Magno)
Max Weber.
(che poi è risaputo che a Max Weber Carlo Marx ci stava pure sulle palle, che Max Weber era invidioso che Carlo Marx era diventato così famoso che tutti lo volevano tutti lo cercavano e lo intervistavano e lo invitavano ai telequiz televisivi; e allora Max Weber, ma solo per ripicca sia chiaro, diceva che no, va bene tutta quella cosa della rivoluzione borghese del diciottesimo secolo, ma la concezione materialistica della storia era una cazzata e il conflitto di classe un’invenzione dei giornalisti, diceva Max Weber, ma solo per ripicca “le idee ed i valori influiscono sulla società allo stesso modo delle condizioni economiche; tipo io, che non son famoso e non vedo il becco d’un quattrino”, diceva Max Weber per spiegarsi anche se poi non s’è mai capito se s’era spiegato o no, “non ci vado mica a mangiare da McDonald’s anche se costa poco”)
La coda dell’occhio
Insomma mi aggiravo, che a un certo punto con la coda dell’occhio
(la coda dell’occhio è un posto dove ci rimangono attaccate un sacco di cose che poi toglierle è un casino)
ho intravisto dentro un negozio una che mi guardava, ma bella, ma così bella, caro utente esteta, che ho pensato tra me e me ma pensando a lei dio mio quanto sei bella.
C’è niente da aggiungere, caro utente harmony, era amore, punto.
Solo che è durato tutto una frazione di secondo
(che le cose che succedon nella coda dell’occho duran sempre una frazione di secondo massimo due, come ci dimostra esaurientemente il dottor Giuseppe di Corsa nel suo saggio “Il Decadimento della Percezione del Tempo in Relazione alla Curva del Bulbo Oculare”, dall’emblematico sottotitolo “vòltati in fretta: no, troppo tardi. Sparita”)
che poi mi son reso conto di come stavano le cose.
Un amore impossibile
E allora ho capito in un attimo col cuore infranto che no, che la nostra sarebbe stata una storia impossibile, che non avremmo mai avuto l’occasione di scappare insieme, che le nostre famiglie ci avrebbero ostacolato con qualunque mezzo.
Per forza.
era un manichino di Benetton.