Uomo d'altri tempi e di poche, pochissime parole, Beppe Longaretti ha il merito di essere colui che per primo ha osato applicare (fraintendendole in toto) le regole del Sintetismo alla letteratura. Maestro nell'arte di sfornare opere perfettamente compiute in una manciata di righe, una volta caduto in disuso quel meraviglioso strumento che era il telegrafo, si è riciclato consulente esterno per twitstar di successo. Non ha un account Twitter personale perche odia vincere facile.
Che poi uno gli vengon pure gli scrupoli, che anche a esser educatissimo poi non lo sai mica se la fai giusta. Che la gente poi si offende per un nonnulla.
Anche sull'autobus, cari miei, valgono le regole del quieto vivere e chissà, magari un bel gesto oggi ci tornerà indietro domani. Anche se magari l'apparenza inganna.
Forse un parto programmato avrebbe risolto la cosa, ma eran tempi che le acque di rompevan o senza preavvisto. E poi si sa, Natale è come Pasqua: quando arriva arriva.
Cosa ne sa il fruttivendolo sotto casa di fisica classica? Quanto vengono le mele al chilo e quanto ci mette un chilo di mele a cadere dal bancone fino a terra? Boh.
Tutti questi anni di fumetti sui supereroi ci han fatto il lavaggio del cervello, ma le cose non stan mica così. Almeno secondo una voce che gira nell'ambiente.