Poeta maledetto che per ripicca scrive solo in prosa, Emilio vanta di non aver parentele di sorta con il più noto (ma meno talentuoso, a suo dire) leader dei Massimo Volume. Scrive poco e (sempre a suo dire) bene. Universalmente riconosciuto come il fondatore (e attualmente unico esponente) del Frammentismo, si è sempre rifiutato di scrivere un libro intero perchè costantemente alla ricerca della perfezione nell'arte dimenticata di scriverne piccoli pezzi.
Benjamin e Sally, simboli che si frantumano contro la vetrina della realtà. Ovvero di quando non basta usare i guanti per esser sicuri di non ferire, o ferirsi.
Parole affrettate e affannate per celebrare una volta ancora il nostro essere dei dilettanti dei sentimenti, di quelli che non dovrebbero giocare con il cuore della gente.
Il battito della camminata e il fiato della corsa. Perdere il ritmo del respiro nei ricordi è un errore che in gara bisognerebbe evitare come la peste.
L'eterna lotta tra vero e falso, perfezione e imperfezione. La verità è sopravvalutata, o almeno così ci piace credere quando la calpestiamo consapevolmente.