Vi presento Toni Erdmann - Maren Ade

Quel gran fico di Toni Erdmann

Questa recensione è stata scritta in esclusiva per LINDIEPENDENTE.IT ed è comparsa per la prima volta sull’omonimo sito, dove fa ancora la sua porca figura. La riportiamo anche qui per questioni di vanagloria, completezza e perchè Spineless è come il maiale: non si butta via nulla. Ma soprattutto per non dimenticare, a perenne memoria che di un personaggio crucco che ce ne vorrebbero di più in giro per il mondo.

Mani in alto

Alzi la mano chi si ricorda una (specie di) commedia tedesca che, recentemente, abbia avuto una risonanza (se non vogliamo chiamarlo successo) internazionale e fatto pure incetta di riconoscimenti nei maggiori festival del cinema.

Difficile.

Vi Presento Toni Erdmann, quest’anno invece — oltre a essere l’unico concorrente nella storia dell’European Film Awards a portarsi a casa tutti e cinque i premi principali — ha addirittura sfiorato l’Oscar come miglior film straniero, e tutto questo nonostante il suo peso di lungo-metraggio. Lunghissimo, per la precisione: 162 minuti di quella che qualcuno ha chiamato “black comedy”, ma che in realtà è ben poco comedy e ancor meno black, quanto piuttosto dolce-amara e surreale.

Avvertimenti

Dopotutto, Maren Ade ci aveva avvertito:

This will not be a comedy: this will be a very long and sad film.Maren Ade

E in effetti è entrambe le cose, e pure qualcosa in più. Da un lato non fa niente per nascondere in mezzo alla trama tutta una serie di sottintesi socio-economici — tipo una feroce critica sull’Europa in generale e un tardivo avvertimento sugli effetti depersonalizzanti della globalizzazione — dall’altro consente al vero dramma (e alle vere risate) di scoppiare proprio in superficie, nella reale, grottesca quotidianità di un padre inadeguatamente burlone che tenta di recuperare i rapporti con una figlia forzatamente in carriera.

La bravura della regista sta proprio nell’equilibrio con cui riesce a stare sul filo del ridicolo, senza permettere a nessuno dei due personaggi di diventare la caricatura di se stesso.

Vi presento Toni Erdmann - Maren Ade

Ricrescita

In un carnevale di dita mozzate e tacchi dolorosi, denti falsi e sorrisi di circostanza, Toni Erdmann piano piano trasforma infinito imbarazzo in profonda empatia e bizzarre stranezze in (nemmeno troppo) rassegnata accettazione, lasciandoci la speranza di svegliarci, una mattina, davanti a qualcosa di migliore rispetto al giorno prima.

Anche solo fosse tuo papà, vestito con un pelosissimo costume tipico bulgaro, che pare uscito da una vecchia pubblicità di MTV.

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