Poesia estiva
Bella l’estate, molto poetica. Cantiamo dunque a bella stagione al ritmo della risacca, lungo la quale facciamo la guerra per non fare l’amore, giusto per seguire i dettami del poeta che diceva: un po’ meno d’affetto un po’ più di dignità.
quelli del Bagno Mariella
organizzano la guerra dei gavettoni
stasera
che all’imbrunire
c’è meno gente
è meno pericoloso
dicono
carica le tue pistole
e porta anche i tuoi amici
ha detto il bambino biondo
a quello grassoccio
prima di andar via
imbracciando minaccioso
il suo super liquidator
sembra l’inizio di quella canzone
quella di quel gruppo
di quel tizio che poi
si è sparato
un colpo in bocca
un colpo vero
quella canzone
quella lì
dei cosi
come si chiamano
dei nirvana
e invece no
invece è solo
una stupida e contagiosa
festa di mezz’estate
è così
che in un attimo
il grunge è morto
affogato sul bagnasciuga
consumato dalla risacca
incrostato di sale
flanella
e alghe sdrucite