Una questione di volume, sia in senso di decibel che in senso di spazio: i Godflesh giocano bene nello stretto e dimostrano di non aver perso un grammo della loro intensità sonora.
Joshua Radin va oltre il suo status di raccomandato dalla TV americana e dimostra che le sue canzoni valgono più della colonna sonora di una degenza in ospedale.