La storia di me e Bartolozzi, del bar di Cosimo e di tutte le cartoline che sbirciavamo scassinando la cassetta della posta. I ricordi degli altri come terapia.
Le parole sono importanti, questo si sa: il loro significato invece è del tutto soggettivo. Ovvero di quella volta che mi misi a scrivere un vocabolario.
Quello che avanza di un carnevale fallito in partenza. Una lettera di addio o forse di arrivederci. Una manciata di desideri inespressi per qualche stella filante caduta.
L'eterna lotta mai bilanciata tra gioco e amore. E la conclusioni che alla fine, in ogni caso, la strategia del prima non prenderle è sempre quella consigliata.