Di ritorno da un soddisfacente tour europeo, il cantautore canadese Matthew de Zoete presenta il suo terzo lavoro sulla lunga distanza, che nonostante tutto non riesce ancora a convincerci a pieno.
Triste storia, quella che ha portato i The Morning Benders a dover cambiare nome, legata alla connotazione omofobica che il termine ha in Gran Bretagna.
Per la sezione Tapes di !K7 Records, ecco il turno dei Foals che, messe da parte le loro influenze guitar-oriented, ci propongono una selezione chiaramente ispirata ai moderni social network.
Secondo disco per i Kotki Dwa, che ci dicono dalla regia essere un gruppetto di ragazzini inglesi invece che uno stimato musicista concettuale giapponese come avevamo pensato appena letto il titolo.
L'ennesima ammissione di inadeguatezza di fronte al bello nel suo senso più complesso. Un concerto difficile da raccontare anche se ne varrebbe la pena.
Hai presente quando non ce la fai? Cioè, quando non sai se ce la puoi fare o no, se ce la vuoi fare o no. Cosa è meglio fare e cosa no. Ecco, ci siam capiti allora.
Fin dai tempi del ballo di Simone, come cantavano Giuliano e i Notturni, il sintomo persiste eppure nessuno ha mai chimato un medico: l'eterna incongruenza ritmica del pubblico ai concerti.